
Coinvolte le province di Milano, Monza e Brianza, Como, Pavia e Reggio Calabria. E' accusato di corruzione: avrebbe favorito gli affari con un imprenditore legato alle cosche, il quale si sarebbe a sua volta adoperato per procurargli voti. Il blitz dei carabinieri di Milano, scattato alle prime ore dell'alba, ha portato a 24 arresti (21 in carcere e 3 ai domiciliari) e a 3 provvedimenti interdittivi. L'inchiesta è coordinata dalla Procura di Monza e dalla Procura Distrettuale Antimafia di Milano. Il sindaco di Seregno (provincia di Monza-Brianza) Edoardo Mazza, di Forza Italia, è stato arrestato dai carabinieri nell'ambito della maxi inchiesta sulle infiltrazioni della 'Ndrangheta in Brianza e in Lombardia. Le accuse vanno dall'associazione di tipo mafioso all'estorsione, dalla detenzione e porto abusivo di armi alle lesioni, dal danneggiamento (tutti aggravati dal metodo mafioso) all'associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, dalla corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio all'abuso vero e proprio d'ufficio, dalla rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio al favoreggiamento personale.
L'indagine è iniziata dagli approfondimenti avviati nel 2015 dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Milano sui noti summit di 'ndrangheta tenutisi a Legnano (Milano) e a Paderno Dugnano (Milano), già oggetto di indagini nell'ambito dell'operazione 'Infinito'. Nel corso delle investigazioni è inoltre emersa la figura di un affermato imprenditore edile di Seregno, che intratteneva rapporti con importanti esponenti del mondo politico e coltivava frequentazioni, rapporti e scambi reciproci di favori con esponenti della criminalità organizzata, a cui chiedeva interventi vari per raggiungere i suoi scopi.